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ATTRAVERSO IL FRAMMMENTO
Pier Paolo Dinelli semiologo dell'immagine
I tratti fondamentali che caratterizzano la nostra epoca sono la consapevolezza della precarietà, della frammentazione, della discontinuità. L'accettazione della frammentazione, del pluralismo e della diversità, come intrinseci al nostro esistere, pone il problema della comunicazione e delle forme di rappresentazione con cui esprimerle. Alcuni anni fa il problema venne affrontato dal decostruzionismo. Secondo questa corrente di pensiero i testi, di qualsiasi natura siano, usano elementi di altri testi, in un continuo movimento di frammentazione e combinazione. La vita culturale è vista proprio come una serie di testi che si intersecano, creandone di nuovi: ciò significa che un testo non può essere chiuso nella sua completezza, nella sua autoreferenzialità, ma rimanda e riprende altri testi.
Quindi qualsiasi testo, sia esso linguistico o iconico,un romanzo così come un quadro, trasmette un significato che non possiamo comprendere ed analizzare fino in fondo; e così pure le nostre parole sfuggono, quasi dotate di una vita autonoma, a ciò che vogliamo comunicare. Non possiamo dominare interamente un testo, perché l'intreccio di testi e significati si sottrae al nostro controllo. Ecco allora spiegabile l’intento decostruzionista: si tratta di de-
Partendo dalla valutazione positiva della frammentazione è possibile sviluppare alcune considerazioni. Innanzitutto legata all'importanza attribuita alla diversità e alla rottura dell'unità, emerge fortemente la consapevolezza che non si possa definire una teoria in grado di interpretare e mettere in relazione tutte le cose, ogni aspetto del reale. Le verità universali ed eterne, se esistono, non possono essere individuate e descritte. Da qui l’ incapacità di una rappresentazione assoluta del mondo, non riuscendo a riportare tutte le sue parti ad un unico centro, ma vivendole come una serie di frammenti in continuo movimento. Si conclude così che l’ immagini e le rappresentazioni coerenti ed unitarie sono fittizie, potendo noi agire solo all'interno dei confini e degli spazi delle vari parti, dei singoli frammenti: fuori da questi spazi, infatti, le coordinate assunte, seppur nella loro transitorietà, sono destinate a svanire. In secondo luogo cosa vuol dire rifarsi al frammento non solo come elemento rappresentativo, ma soprattutto come fonte di ispirazione creativa? A questa domanda ha cercato di dare una risposta Enrico Becherelli con le sue opere. Infatti l’ultima produzione dell’artista si è concentrata sul frammento e sulla frammentazione cercando di sfruttarne a pieno le potenzialità espressive e concettuali. La prima risorsa connessa al frammento è quella che lo lega al tutto, rincorrendo così un doppio possibile percorso, quello della lettura del dettaglio e quella dell’insieme, o di alcune sue parti, in una continua frammentazione del senso. Il frammento allude a un tutto che, sebbene assente, è sempre presunto e ipotizzabile, secondo una vasta gamma di possibilità, legate alla sensibilità dello spettatore e al materiale pittorico. Il frammento dischiude quindi sempre orizzonti di senso articolati ed ampi che coinvolgono profondamente la capacità di lettura del pubblico che dovrà cooperare con l’opera per integrare e compensare, affidandosi alle ipotesi che il frammento stesso, in virtù dei suoi limiti, suggerirà. Seconda risorsa si ha nella possibilità combinatoria del frammento: l’unità può essere frammentata e poi ricomposta in svariati modi, tutti ugualmente validi per potenzialità figurativa ed espressiva. Inoltre il frammento viene interpretato da Becherelli come fotogramma, cioè come elemento di una sequenza, momento di una storia. Il frammento quindi come tappa di un preciso percorso di ricerca, secondo un uso e una metodica da sempre cara all’artista che abbozza su quaderni le immagine che poi andrà a sviluppare su tela. Questi fogli, accurati per esecuzione ma istintivi e di getto per ispirazione, rappresentano in un cero modo il film del processo di ricerca creativa di Enrico, che lasciandosi affascinare da un’ immagine, la sviluppa coerentemente e sapientemente secondo precise sequenze, grazie a linee geometriche o curve sempre più complesse e variate. In lui è apparentemente la razionalità a precedere il gesto, nella scelta della modificazione del segno, dell’accostamento tonale, ma se guardiamo l’insieme delle sue opere, la loro ricomposizione anche multipla, ci rendiamo conto che è l’inconscio frammentato dell’artista a prevalere e che lo porta a ricomporre, attraverso l’armonia dei colori e delle forme, la trama complessa e variegata del reale, il codice umano che tutti ci accomuna.
FRAMMENTAZIONE BLU 1
Acrilico su cartone -
FRAMMENTAZIONE ROSSO 1
Acrilico su cartone -
FRAMMENTAZIONE BLU 2
Acrilico su cartone -
FRAMMENTAZIONE ROSSO 2
Acrilico su cartone -
FRAMMENTAZIONE GIALLO 1
Acrilico su cartone -
FRAMMETAZIONE GRIGIO 1
Acrilico su cartone -
FRAMMENTAZIONE GIALLO 2
Acrilico su cartone -
FRAMMENTAZIONE GRIGIO 2
Acrilico su cartone -